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Colore Grigio castello Codice 158593...
Sotto-categorie
Possiamo considerare un Abito da lavoro innanzi tutto un abito che ci permette di svolgere al meglio una specifica attività lavorativa, certo, anche un abito a giacca è un abito da lavoro inteso come strumeto che migliora e ottimizza una determinata prestazione in ambito professionale. Diciamo allora che, quando ad un abito da lavoro noi aggiungiamo specifiche ed identificate particolarità, proprietà di resistenza o addirittura di protezione ecco a questo punto che un abito da lavoro diventa un abito Antinfortunistica.
Aggiungiamo a questo punto una cosa importante: dal 24 dicembre 1992 sono entrate in vigore le norme, tramite decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475 della direttiva del Consiglio della Comunità Europea, relative ai dispositivi di protezione individuale (89/686/CEE). Ai sensi delle nuove disposizioni, i dispositivi di protezione individuale (DPI), parliamo quindi anche degli abiti da lavoro antinfortunistica, devono corrispondere ai requisiti contenuti nell'allegato II della direttiva ed essere quindi provvisti del marchio di conformità CE.
A complicare le cose (o a migliorarle in base a come vogliamo vederla) bisogna considerare quindi, non solo un aspetto meramente funzionale, ma anche uno di tipo legale, l’abbigliamento di antinfortunistica deve necessariamente possedere specifiche caratteristiche e queste caratteristiche devono venir certificate.
La protezione sul lavoro non è più una scelta personale o del gruppo, ma un obbligo di legge per la quale se ne decreta l’utilizzo, abbigliamento ad alta visibilità quindi (giacche e panciotti catarifrangenti) rientrano anch’essi nella tipologia di abbigliamento antinfortunistica
La norma armonizzata UNI EN 340 "Abbigliamento di protezione - Requisiti generali" stabilisce quelle che sono le caratteristiche peculiari e distintive di ogni categoria di prodotto di protezione individuale. I "Requisiti Generali" relativi all'abbigliamento di protezione poste all'interno del contrassegno forniscono le specifiche indicazioni sul costruttore, taglia, manutenzione e caratteristiche di invecchiamento e limiti del capo.
Introduzione
Nell’Unione Europea è fatto divieto di produrre, commercializzare, importare prodotti che non rispondano a criteri di sicurezza, criteri che presentano, nel caso specifico dei DPI, livelli diversi di attenzione. Sia a livello comunitario che a livello nazionale esiste una normativa dettagliata per quanto riguarda le caratteristiche intrinseche di sicurezza alle quali devono essere obbligatoriamente conformi, che rimandano a esami, test, controlli, ed eventuali certificazioni, a cura del fabbricante/importatore che è responsabile di quanto immesso, per primo, sul mercato (responsabilità civile e penale).
Descrizione
I “guanti da lavoro” sono prodotti che ricadono negli obblighi stabiliti dalla Direttiva 89/686/CE relativa ai “Dispositivi di protezione individuali” DPI, recepita dal D.Lgs. 475 del 1992, e dal Testo Unico sulla sicurezza D. Lgs. 81/2008 (art. 79 e all.to VIII), con l’obbligo di essere marcati CE.
Nella Direttiva 89/686/CE i DPI sono divisi in tre categorie, sulla base del livello di pericolosità dell’agente materiale che questi sono destinati a controllare e inibire. I guanti da lavoro sono DPI in quanto rappresentano una “protezione” finale tra il pericolo residuo (che non può essere eliminato) e il lavoratore; quindi devono essere progettati e fabbricati in modo tale che nelle condizioni d’impiego per cui sono destinati, chi li indossa possa normalmente svolgere l’attività che lo espone al pericolo, garantendone l’appropriata protezione al più alto livello possibile. Da un’analisi dei DPI presenti sul mercato e in relazione al loro utilizzo, i guanti da lavoro rientrano nella seconda o nella terza categoria. Per i prodotti rientranti in queste due categorie, è fatto obbligo per il fabbricante o l’importatore (prima della commercializzazione) di predisporre la documentazione tecnica di costruzione e richiedere il rilascio dell’attestato di certificazione CE ad un Organismo notificato, con il quale si dichiara che il campione di prova del DPI è stato realizzato in conformità alla direttiva 89/686/CE.
Approfondimenti
I guanti da lavoro devono rispondere a requisiti di sicurezza, nella tipologia dei materiali, nella loro fabbricazione, così come indicato dai metodi di prova riportati nella norma tecnica EN 420:2004 “Guanti di protezione –Requisiti generali e metodi di prova”; nonché a quanto richiesto, in funzione dei diversi tipi di rischio, da norme tecniche specifiche indicate nella bibliografia della EN 420, al fine di essere marcati CE e marcati con specifici “pittogrammi” che indicano quale rischio salvaguardano. A tutto ciò si aggiunge l’obbligo di informare, formare e addestrare al corretto uso da riportare nella documentazione di accompagnamento al prodotto.
Normative tecniche di riferimento
Le norme tecniche più recenti riportate nella bibliografia della EN 420:2004 sono le seguenti:
EN 388:2004 Guanti per rischi meccanici
EN 374:2004 Guanti per rischi chimici
EN 407:2004 – EN 659:2004 Guanti per calore e fuoco
EN 511:2006 Guanti contro il freddo
EN 60903:2005 Guanti elettricamente isolanti
Scopo
Il marchio CE rappresenta la garanzia che il prodotto è stato sottoposto, dal fabbricante o dal suo mandatario, alle procedure di attestazione di conformità previste per quel specifico prodotto dalla norma tecnica di riferimento.
LASER
La norma europea EN352 è divisa in più parti. Ogni parte della norma è applicabile a dei tipi specifici di protezione:
Le norme EN352-1, EN352-2, EN352-3 definiscono i requisiti di sicurezza e metodi di prova per testare la conformità delle cuffie, degli inserti auricolari e delle cuffie montate su elmetti da cantiere.
Esse stabiliscono le esigenze in materia di costruzione, di progettazione e prestazioni, i metodi di prova, gli obblighi relativi alla marcatura e le informazioni destinate all’utilizzatore
Prescrivono la messa a disposizione di informazioni relative alle caratteristiche di riduzione acustica delle cuffie, misurate conformemente all’EN 24869-1: 1992, e definiscono un livello minimo di attenuazione necessario per stabilire la loro conformità con tale norma.
Nel quadro della Legislazione Europea, tutti i tipi di Dispositivi per la Protezione delle Vie Respiratorie devono essere collaudati e certificati. Le Norme Europee (EN), che definiscono nel dettaglio i requisiti di prestazione ed i metodi di collaudo, sono state formulate per quasi ogni tipo di dispositivo e si riferiscono specificatamente ad un dato tipo di dispositivo.
Questa sezione illustra nel dettaglio le attuali Norme EN relative alla gamma 3M dei dispositivi per la protezione delle vie respiratorie.
Terminologia Utile:
Zeus 40070 DPI 2a categoria S1p SRA Colore: Grigio
Colore Verde oliva/Beige corda Codice 158619 C4905
Colore Grigio castello/Blu insigna Codice 158619 C4906
Colore Blu cielo/Alluminio Codice 158619 C4907
Colore Beige corda/Blu maiolica Codice 158619 C4904
Colore Marrone scuro/Blu maiolica Codice 158593 C4901
Colore Grigio castello Codice 158593 75068
Colore Nero/Fucsia Codice 158592 C2017
Giacca waterproof triplo uso, interno nero staccabile utilizzabile a parte con maniche staccabili Codice 144329 Colore 75018
Colore Roccia Lunare Codice 170236 75029
Calzatura Sniper Black/Brown S3 SRC
Coal S1P Src, Agili e Forti
Savana S3 Src dal Design Moderno, Morbida e Idrorepellente
Safari S3 Src dal Design Moderno, Morbida e Idrorepellente
Explorer S3 Src dal Design Moderno, Morbida e Idrorepellente
KICK S3 SRC - RL20023
Colore Marrone scuro/Blu maiolica Codice 158592 C4901
Colore Grigio castello Codice 158592 75068
Colore Blu maiolica/Blu cielo Codice 158592 C4902
Colore Giallo Alta Visibilità In Dotazione Una Batteria M12 + Caricabatteria 5 Zone di Calore Distribuite Nelle Aree Principali ( Torace e Dorso) e nelle Tasche Della Giacca
Colore Giallo - Arancio, Interno in Pile Staccabile
Colore Grigio Scuro-Ghiaccio-Nero, Maniche Staccabili, Iterno del Collo in Pile
Banda Alta Visibilità sul petto e sul retro, Maniche Staccabili